domenica 3 giugno 2012

Usare la lira come moneta locale.

La politica italiana si sta dimostrando incapace di uscire dalla crisi, il debito pubblico aumenta e l'Italia si avvia ad un rapido declino causato dallo strangolamento per tasse dell'economia sana e dalla mancanza di investimenti in settori strategici come la ricerca, la scuola, le nuove tecnologie, la cura del territorio e del patrimonio edilizio, il risparmio energetico e le fonti rinnovabili, ecc. ecc.. Si tenta di introdurre un minimo di liquidità aggiuntiva con inutili grandi opere che saranno utili solo agli zombi (in quanto quando finite saremmo tutti morti o di vecchiaia o di fame). Le cause sono molteplici, oltre alla pochezza dei nostri politici, sempre gli stessi da decenni (ma in partiti sempre diversi), vi è anche la rigidità dei trattati europei che di fatto impediscono agli stati di finanziare la ripresa inserendo liquidità nell'economia e finanziando la crescita e magari riducendo le tasse. In attesa che questi politici inetti vengano sostituiti dai cittadini che iniziano a organizzarsi e dialogare vorrei modestamente suggerire un modo per tentare di ripartire. Non sono nessuno, è vero, ma è altrettanto vero che migliaia di politici strapagati non mettono in campo idee di nessun tipo, se non sterili polemiche quotidiane destinate all'oblio e utili solo a perpetrare il loro stipendio.
Si parla molto di monete locali, proprio perchè parte dei nostri problemi sono palesemente causati da mancanza di liquidità, che colpisce senza differenze cittadini, aziende, amministrazioni locali e statali. L'idea è quella di tornare a stampare la lira, affiancata però all'euro, facendo della lira la "moneta locale" degli Italiani. Questo porterebbe ad avere due monete, non sarebbe un grosso problema, basterebbe rimettere i prezzi in lire e poi fare i pagamenti con lire o euro. Ci sarebbero altre strade, quella del rigore e del buon senso, della lotta agli sprechi e della riduzione dei costi della politica, ma se non sono state attuate concretamente in questi anni (nemmeno da un governo tecnico col preciso mandato di fare solo quello), difficilmente saranno perseguibili in futuro da governi eletti con questa ridicola legge elettorale. Quindi una moneta locale potrebbe essere la soluzione, ma se ogni comune o gruppo di cittadini si mette a farsi le proprie monetine si creerebbe solo un immenso pasticcio. Lo stato italiano potrebbe (chiedendo autorizzazione all'Europa) invece reintrodurre gradatamente la lira per una porzione dei suoi pagamenti (arretrati, stipendi e pensioni oltre una certa soglia, investimenti strategici, ricerca, ecc. Ecc.). I cittadini avrebbero in mano una moneta che conoscono bene e che potrebbe comunque essere garantita dallo stato (riserve auree, patrimonio immobiliare?). Lo stato potrebbe così gradualmente ridurre il debito e gli interessi in euro, stampando lire e pagando con queste l'uscita dal tunnel, in attesa che l'economia e la fiducia riparta (consentendo di nuovo allo stato di finanziarsi a interessi sostenibili cioè quando il famigerato spread sarà ritornato sotto controllo). Un altro vantaggio della lira è totalmente psicologico, le persone quando riprenderanno a usare la lira torneranno a considerare il valore che aveva la lira pre euro (cioè prima che tutti i prezzi sostanzialmente raddoppiassero, nell'immutabilità invece degli stipendi dei lavoratori dipendenti). Questo valore consentirebbe quindi di per se una economia più sobria, riporterebbe le persone a soppesare e valutare meglio gli acquisti. Nessuno mi toglie dalla mente che una delle ragioni della crisi delle tasche dei cittadini sia la facilità con cui si spendono gli Euro (in quanto gli si attribuisce un valore mentale inferiore al reale). Quando ad esempio si da un'euro ad un mendicante basta fermarsi un'attimo e pensare che sono duemila lire per ritirare immediatamente la moneta e cercare i 5 centesimi (le care vecchie cento lire) che ovviamente il mendicante in realtà più ricco di noi, rifiuterà sdegnato! L'ultimo vantaggio sarebbe quello di essere pronti in qualche modo quando i nodi di un'Europa non compiuta verranno al pettine. D'altronde negli estratti conti bancari la Lira è ancora considerata, non vedo perchè non potremmo farlo tutti noi.